Un’opera mai vista prima di Carlo Vanzini analizzata da Sage Vanzini

Per l’ultimo elaborato di Storia dell’Arte, Elisa Sage Vanzini ha pensato di analizzare uno dei quadri di suo nonno Carlo, pittore per hobby e assolutamente autodidatta; in particolare, un quadro del 1972 di cui io ho un ricordo nitido della sua produzione, nonostante avessi, all’epoca solo due anni e che ancora oggi è orgogliosamente appeso nel mio salotto.

Nel 1972 abitavamo a Napoli e ricordo mio padre intento a rovesciare da un barattolo colori mescolati (olio, acrilico, ecc.) su una tela, che probabilmente aveva ospitato un precedente tentativo non riuscito, appoggiata su un cavalletto orizzontale. Poi, lo vedevo raddrizzare il cavalletto facendo colare il mix infernale sulla tela e, infine, fermare le colate col fuoco.

Questo quadro, sicuramente molto particolare, per alcuni un po’ terrificante, ha accompagnato tutta la mia vita, prima in casa dei miei genitori e poi a casa mia. Sicuramente è l’opera di mio padre che preferisco. Grazie Elisa!

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